RESTAURO: in Lombardia 357 musei e 31 monumenti, ma la spesa per beni culturali cala del 24,7%.
In Lombardia nel 2018 sono 629 le imprese registrate che operano nel settore Attività di conservazione e restauro di opere d'arte, di cui l’86% pari a 541 unità sono artigiane. Queste rappresentano una nicchia di imprese vitali, attive anche nella ricerca di personale: gli ultimi dati del Sistema Informativo Excelsior mostrano che nel 2017 sono state preventivate 550 assunzioni di pittori, scultori, disegnatori e restauratori, pari al 40% di queste figure ricercate in tutta la penisola (1.330).
L’attività di valorizzazione e tutela del patrimonio culturale svolta da queste imprese si associa alle competenze a servizio dei beni culturali disponibili delle imprese di installazione di impianti, nel completamento e finitura di edifici e nelle attività di servizi per edifici e paesaggio. Nel complesso si tratta di un perimetro di oltre 110mila imprese al servizio di 358 musei e gallerie, 31 monumenti e 21 aree e parchi archeologici che complessivamente nel 2017 hanno raccolto 8 milioni di visitatori.
La qualità del patrimonio culturale è un asset chiave per l’attrazione turistica: la quota più elevata di arrivi turistici che si reca nel nostro Paese si concentra in Città di interesse storico e artistico (43,4% del totale arrivi).
A fronte di questa ricchezza di patrimonio e competenze, in Lombardia la spesa pubblica per beni culturali e servizi ricreativi (in cui rientrano le spese per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali) che nella media del triennio 2014 e il 2016 - ultimi dati disponibili – ammonta a 789 milioni di euro (79 euro pro capite) risulta in calo del 24,7% rispetto alla media triennale 2007-2009 (1.048 milioni di euro in meno).
Infine va ricordato che l’attività di protezione dei beni culturali svolta dalle imprese del restauro e di servizio ai beni culturali riveste un‘importanza sempre maggiore di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico che mettono a rischio anche i beni culturali: sono difatti 364 i beni localizzati in comuni a rischio frane elevato e molto elevato e 1.443 quelli localizzati in territori a rischio idraulico medio.
Tutti i dati su protezione e restauro dei beni culturali e le piccole imprese sono stati presentati dall’Ufficio Studi e l’Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia al convegno "Il Futuro del Restauro: competenze, professionalità e disposizioni legislative", organizzato da Confartigianato a Bergamo lo scorso giovedì 7 febbraio.